NOTIZIE RELATIVE ALLA JUTA

Salviamo l'Artico

23/10/2013

Il ghiaccio artico da cui tutti dependiamo si sta sciogliendo ad una velocità sorprendente. Negli ultimi 30 anni, abbiamo perso 75% della calotta di ghiaccio. I ghiacci polari artici potrebbero scomparire e l'impatto sulle specie animali che vivono lì sarebbe devastante. Una minaccia per tutti, gli effetti su fauna, flora e sulle popolazioni umane diventano sempre più pesanti.  Alcune specie sono già in grave pericolo, prossime all’estinzione. Ad esempio, gli orsi polari, le foche, balene... che  dipendono direttamente dal ghiaccio marino e sono perciò particolarmente a rischio.

Il ghiaccio marino regola tutta la vita dell’Artico, la perdita silenziosa dei ghiacci rende sempre più difficile l’accesso alle risorse delle popolazioni indegene e causa l’evacuazione forzata di alcuni villaggi. 



Il ghiacci polari contribuiscono a raffreddare il pianeta e così stabilizzano il clima da cui dipendiamo per le coltivare il nostro cibo. Proteggere il ghiaccio significa proteggere tutti noi!

Uno dei principali valori fondamentali che guidano la nostra azienda è il rispetto dell’ambiente, questa è la raggione per la quale appoggiamo la lotta greenpeace www.greenpeace.org/italy/it/

Una nuova corsa al petrolio nell'Artico sta per cominciare, le stesse aziende dell'energia petrolifera che per prime hanno causato lo scioglimento dei ghiacci artici ora stanno cercando di raggiungere un potenziale di 90 miliardi di barili di petrolio che equivale a soli tre anni di consumi petroliferi per il pianeta. Per trivellare nella regione artica, le compagnie petrolifere devono trascinare gli iceberg lontano dai loro impianti e utilizzare enormi tubi idraulici per sciogliere il ghiaccio con acqua calda. Se li lasciamo fare, una catastrofica naturale è solo una questione di tempo. 

Flotte industriali di pescherecci stanno cominciando a pescare con reti a strascico nelle acque artiche. Le comunità locali hanno pescato per migliaia di anni nell'Artico in maniera sostenibile, questo potrebbe essere messo a rischio, se lasciamo che le grande compagnie della pesca sfruttino l'oceano artico.

La mattina del 18 settembre due attivisti di Greenpeace vengono fermati mentre protestano contro le trivellazioni petrolifere sulla piattaforma Prirazlomnaya della compagnia Gazprom, la prima destinata ad estrarre petrolio dall'Artico.

Il 19 settembre la Guardia costiera russa abborda illegalmente la nave di Greenpeace, in acque internazionali, arrestando le altre 28 persone che si trovavano a bordo. 

Le 30 sono in custodia cautelare in Russia per aver protestato pacificamente contro le trivellazioni in Artico. Le autorità russe li accusano di pirateria. Un'accusa assurda, per cui rischiano fino a 15 anni di reclusione. 

Mostrate la vostra solidarietà per chiedere che l'equipaggio dell'Artico Sunrise venga immediatamente liberato.  Firma anche tu!

http://www.greenpeace.org/italy/it/libera-i-nostri-attivisti/